domenica 3 agosto 2014

...NON TI PREOCCUPARE CI SONO IL BENNA E IL BURA...FACCIAMO UN GIRO TRANQUI

Con questo messaggio inviato alle prime luci del mattino avvisavo il Cugne del ritrovo per una sgambatina tra amici. Il Cugne dal canto suo ignaro e non pienamente consapevole della veridicità delle affermazioni del Nero si preparava a trascorrere una piacevole e tranquilla domenica mattina in sella alla sua nuova Rosita.

Il ritrovo come sempre al Gavagnin, ma qui le cose sembrano già prendere una piega diversa.
Piacevolmente sorpresi di trovare all'appuntamento anche il buon Pulso e Claudione, comincia la discussione sul giro di giornata. 
Il Pulso si dichiara sazio di bici dopo il giro di ieri col treno di Valdagno Buffa e si dimostra aperto ad ogni alternativa. Il solo Bennati tra i presenti, unico a non essere uscito ieri in altre faccende affaccendato, si dimostra particolarmente voglioso di far fatica.

Tra gli astanti regna l indecisione più totale ed ecco allora il Cugne prendere in mano la situazione e tracciare il percorso di giornata, si sale la Cola e Monte Comun poi da via Saline fino a Fiamene e dulcis in fundo S.Anna con arrivo in quota finalmente a Fosse.

Tutti d'accordo, si parte allora, ma per dare brio alla cosa il Benna chiede di fare anche le Torricelle visto che di salita se ne fa poca. 
Accontentiamolo allora e quindi su per via Biondella dove il Cugne subdolamente accelera e accelera per strappare al Nero il kom sul GPM. Nero sarà anche stato stanco ma di fronte a questo attacco personale reagisce e spara le ultime cartucce per resistere all'attacco ahimè sulla prima salita di giornata. Unico spettatore che ha intuito la lotta fratricida e' il Pulso che lascia fare ai due contendenti consapevole che i giochi veri inizieranno solo più tardi.

E mai previsione fu così azzeccata!!! Sulla Cola si scatena uragan Bennati che fin dalle prime rampe la prende con un ritmo cosi alto da spezzare il gruppo ancor prima del primo tornante. Il Nero cede subito, Cugne sembra resistere mentre Pulso man mano che la salita prosegue avanza e guadagna terreno. Raggiunge Bennati, i due tirano d'accordo e arrivano in cima dando sonori distacchi al resto della compagnia. 

Recuperate un po di forze si prosegue ma sui tornanti di Monte Comun ecco di nuovo il forcing del Pulso, il solo Bennati sembra resistere alla sua ruota, il Cugne chiede se nel frattempo hanno aggiunto un paio di tornanti mentre i restanti compagni vengono su del loro passo. Chiude le fila anche su via Saline il solo Nero che no ghe la fa più e mulina il rapportino per salvare il salvabile.

A Fane dall' imbocco della statale per s.Anna l'ascesa di per se non è difficile... se la prendi piano... peccato che le accelerazioni continuano, sintomo di condizioni fisiche ottimali non trascurabili e non dichiarate alla partenza. 
Benna e Pulso spingono muliando il rapportone, il Cugne sbraita che l'è stanco ma è sempre lì a lottare, il Bura che man mano che macina km va sempre meglio ed io invece dal canto mio vedo solo i culi dei miei compagni che diventano puntini neri, tanto da sparire all'orizzonte e rendermi illeggibile la scritta Autozai. 
Unica ma ottima compagnia quella del Claudio che nonostante sembra possa seguire il gruppetto di testa mosso a compassione rende omaggio al Nero scortandolo nel suo kalvarineberg. 

A Fosse magari un caffè direte voi che state leggendo, anch io me lo sarei aspettato, peccato però che il Cugne patisca lievemente il freddo e pertanto giù in picchiata verso Verona che il tempo l'è compromesso. Ma neanche in discesa c'è pace.

Già a Bellori scatta la fuga a due, il duo Pulso - Cugne si getta menando a tutto per battere qualsiasi record o coppetta che Strava possa concedere, dietro i restanti trascinati dal Benna e dal Bura tentato di ricucire ma davanti vanno troppo forte e il buco non si toppa anzi. 

Dichiarerà poi Bennati" vi avevamo quasi presi, ma quanto siete andati forte però , noi scendevamo a 50 e passa all'ora ed eravamo in quattro". 

Finalmente pausa caffè in quel di Grezzana,giusto per incontrare il Capitano di rientro dal suo giro e di scortarlo doverosamente a casa. Si rientra dunque e il racconto si conclude, non prima però di una piccola nota, al bar il Cugne si avvicina al Nero e gli sussurra qualcosa: "mi avevi detto c'è il Benna e il Bura..si fa un giro tranqui.....GRAZIE ".

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