domenica 4 maggio 2014

GF COLNAGO!



Desenzano, si sa, è luogo di tendenza e dove nascono le tendenze.
Sempre alla moda, all'ultimo grido, o sei out..
Ed è così che stamattina ai nastri di partenza il buon Nero ci ha sfoggiato questo innovativo quanto modaiolo accessorio per l'applicazione del numero sulla schiena, al posto delle banali, antiche e stantie spille da balia..
Il magnete, la nuova frontiera del ciclismo all'avanguardia. Non è dato a sapersi però se abbia, lungo il percorso, creato interferenze con i cardiofrequenzimetri o i conta pedalate degli avversari..



Ma ciancio alle bande, e veniamo al versante gara.
Gara per l'appunto orfana del muro di Bande, già protagonista della Custoza Gold Race e presente sul tracciato della allora South Garda Road di due anni fa. Ma non per questo snaturata nella sua natura di percorso vallonatospaccagambemangiaebeviètuttounsaliscendi..

La partenza dal lungolago ha tutto il suo fascino, ma se il vento spazza le onde fin oltre gli scogli e lava completamente la bici del tuo vicino (senza il vicino sopra, fortuna sua) l'attesa della partenza diventa un filo meno piacevole.

Ed è così che partiamo, Barbara in testa in seconda griglia, tutti gli altri in fondo, così in fondo che più in fondo non si può.
L'idea è quella di raggiungere col far dei chilometri la Barbara, e di farle da scudieri per portarla in trionfo al traguardo.

Bene, questa la teoria.

La pratica si scontra invece con la catena del Nero, che afflitta ancora da misteriosi problemi di origine probabilmente ultraterrena, costringe ad una sosta forzata assieme al Biro una volta arrivati a Monzambano. Fermi qualche minuto, il Marchesino Bennati oramai in volo verso la vittoria in solitaria, ripartiamo daccapo.. è tutto un recuperare su chi avevamo sorpassato, e che ci ha adesso sorpassato a sua volta.. e il progetto di andare a riprendere la Barbara se ne va remengo..

Barbara che, scopriremo poi, coadiuvata dal solito Lorenzo Rotini che partito da casa (in bici..) spunta dal nulla, opta per il percorso lungo.
Nell'affrontare quello che è stato da entrambi definito un vero e proprio "muro", con scene da tregenda di gente che sale a piedi, riesce a strappare un ottimo sesto posto di categoria!


Il Nero e il Biro intanto corrono per se stessi.
E' tutto un rincorrere il gruppo che precede, con l'aiuto di alcuni (pochi) che si danno da fare per dare qualche cambio. 
Ed è nel tratto che precede Lonato del Garda che viene stoccato il colpo.. il Biro si porta in testa, nell'intento di chiudere sul precedente gruppo qualche centinaio di metri più avanti. E, convinto di avere il mondo a ruota, dopo poco si gira e.. si ritrova da solo! La decisione è presa in un lampo: non resta che andare a riprendere il gruppo davanti con le proprie gambe, col Nero che dietro, invitato dai presenti a darsi da fare per riportare tutti sotto al compagno di squadra, fa da stopper ai tentativi degli avversari di riprendere il fuggitivo, in una azione magistrale da Tour de France.

Un ottimo Ale Bona chiude la competizione con una gamba a nostro avviso migliorata rispetto alla precedente prova di Valdagno, tenuto in considerazione il poco tempo che riesce a dedicare all'allenamento. Veramente complimenti!!

Gara veloce, divertente, che è piaciuta a tutti tranne che al Marchesino Bennati Viendalmare, che nel bel mezzo delle colline Moreniche ci vorrebbe piazzata una salita da almeno 20 chilometri..

Vedremo di adoperarci, per il prossimo anno.. intanto godiamoci questa gran gran giornata!

1 commento:

  1. .....alla faccia della paura e il coraggio una persona sola si butta sul lungo ed e' una ragazza ......complimenti

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