domenica 24 marzo 2013

RITIRO IN TOSCANA DAY #1 E MEZZO


Dei tre giorni da passare in Toscana al ritiro organizzato da Cicli Tagliaro, il maltempo se n'era già bello che mangiato uno.. così decidiamo di posticipare la partenza, e siamo giù per ora di cena.
Reception, camera, bagagli, vai a parcheggiare la macchina in tanta malora e torna a piedi.. un saluto alla Barbara che era già sul posto, e siamo a cena.
"Ricchissimo" menù a base di arrosto di maiale (1 fetta), fiumi di purè (1 cucchiaio) e verdura cotta congelata. Decisamente all'avanguardia. Ma la stanchezza del viaggio ha il sopravvento e non ci consente di andare oltre, e dopo aver scambiato due chiacchiere con una coppia di cicloturisti della Palazzina, via in camera a guardare Mistero.

Si.. Mistero anche come la camera si potesse essere popolata in così poco tempo di formiche.. Una sterminata colonna di formiche che da dietro l'armadio a muro fa avanti e indietro per la camera. Oramai è tardi ed in reception non c'è più un'anima.. Sigilliamo la camera con degli asciugamani, salviamo i bagagli, e dopo esserci gustati l'ennesimo servizio sul Teschi di Cristallo, via a nanna.

Il giovedì mattina porta in dote il sole, e un "discreto" venticello.. Colazione e segnala alla reception la presenza degli ospiti non paganti in camera.
"Adesso mando qualcuno a pulire. Eh.. ma tenga presente che siamo al mare"
Ok benissimo.. Ma cosa vuol dire!? Che se eravamo in montagna dovevo tenermi in camera un daino o un camoscio?!


Ma ciancio alle bande, e via a pedalare!!
Quest'oggi partiamo direttamente dal centro di Donoratico, si sale per Castagneto Carducci e quindi Monteverdi Marittimo. Salite piacevolissime, mai pendenze impossibili, lunghi falsopiani, strade larghe e ben tenute con poco traffico e paesaggi spettacolari!! Il percorso si snoda attraverso le colline in continui saliscendi e salite che PORTANO AL NIENTE, o quantomeno ti ritrovi in mezzo al niente e ti chiedi dove diamine tu stia andando. Ma il gps indica che siamo sulla strada giusta.. e il vento non rompe più di tanto le scatole.


Fra le colline svettano decine di ciminiere.. centrali nucleari!? L'odore di zolfo suggerisce qualcosa di diverso.. sono centrali geotermiche che sbuffano vapore a tutto spiano. E lì capisci perchè la granfondo qui della zona la chiamino così.. 
Poi, un dubbio trasale quando arrivati ad un caratteristico paesello, l'ora di pranzo si fa sempre più vicina..


Ma la punta più occidentale dell'itinerario di giornata è ancora un po' più in là, e macinati gli ultimi km (in salita) arriviamo finalmente a Volterra, storico borgo arroccato su una collina che domina a 360° le vallate circostanti.


Saliti in paese, fra le viuzze strette lastricate e "caratteristici" manifesti, ci mettiamo subito alla ricerca di un posto dove poter fare..


..uno spuntino! Leggero, veloce, pratico.. insomma quello che ci vuole per poi riprendere a pedalare su una bici..
Ci consoliamo col fatto che sarà discesa, il più grosso del dislivello è fatto..
..forse..
Il dubbio diventa certezza quando, poche decine di km più avanti, la strada ricomincia a salire. E non così docilmente come nella prima parte del percorso.. Montecatini. Montecatini.. dunque, ci sono le terme.. magari un po' d'acqua "miracolosa" può aiutarci a digerire.. ma con estremo disappunto.. Montecatini Val di Cecina.. scopriamo che non si tratta della rinomata località termale. Maledetta omonimia!! 


Scollinato oltre Montecatini (Val di Cecina), a far compagnia alla nostra digestione ecco che arriva anche.. il vento! E visto che adesso puntiamo costantemente in direzione Sud/Sud Ovest, non può fare altro che tirare dal mare.. ora i saliscendi, con le gambe appesantite a dovere, cominciano a farsi cosa seria!! E la strada sembra non finire mai!! Il paese di Bibbona è segno che oramai non manca molto.. ma qui il molto ha un valore molto relativo, dove ogni curva cela uno strappo o un saliscendi.. Una tappa al borgo antico di Bolgari per una coca cola ristoratrice è quindi d'obbligo..



E riprendiamo, seppur in leggera discesa ma sempre controvento, la strada per Donoratico, incrociando due ragazze della Rabobank in allenamento, e passando proprio davanti all'albergo dove soggiornano, con pullman, camion ed ammiraglie a dar bella mostra di sè nel parcheggio.

L'orario è buono e il sole ancora alto, torniamo al villaggio per concederci un paio d'ore di relax prima della cena.. in compagnia delle nostre amiche formiche.. morte!! Perchè la gentile signora delle pulizie è sì passata a sterminare la colonia con cui condividevamo il soggiorno. Ma le ha poi anche lasciate lì!! 


Non siamo poi degni di ricevere un'altra pantagruelica cena come quella della sera prima.
Una rapida occhiata alla guida delle trattorie, e trovata una stamberga che possa abbassarsi ed essere più congeniale al nostro rango, riprendiamo la macchina e via in direzione Castagneto Carducci.
Il navigatore ci fa strada, ed in poco tempo ci ritroviamo.. nel parcheggio dell'hotel con le ammiraglie della Rabobank. Vuoi vedere che hanno deciso di soggiornare qui proprio per noi?!


La sala è ancora vuota, ma il dubbio ce lo togliamo presto, quando arrivano le ragazze della Rabobank, assieme alla campionessa del mondo Marianne Vos.. E' subito un turbinio di domande, di grida e di urla: "Ma  voi siete dell'Iso Sistem?! Siete in squadra con il Marchesino Bennati!!!" * 
Non ce la scrolliamo più di dosso.. continua a chiedere, implorare, di avere il numero di telefono personale del Marchesino. 


Non c'è niente da fare, è amore sconfinato per l'indomito ciclista di Borgo Venezia. E tutte le attenzioni sono per lui. Fortunatamente abbiamo con noi, per caso, alcune foto autografate del Nobile e riusciamo a placare per un attimo le valchirie del nord europa, scappando quindi dall'uscita di servizio.

Rientrati nuovamente al villaggio, partita dell'Italia assieme alle nostre amiche formiche, concludiamo la giornata con un bellissimo giro sotto il sole (e il vento) della Toscana, 140km e 2300mt di dislivello.

Spettacolo!

*liberamente tradotto dall'olandese 

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