Un colpo in canna.
Solita pista da fare a tutta.
Vagheggio nei saliscendi del Lago e poi il via: Pendola.
O uccido o mi uccidono avrà detto.
Parte la fuga, lui
Marchetto l’altro Micheloni.
Il gruppo lascia fare. Ma non si allontana.
Nel pianoro prima dello strappo siamo gia in tre. Marchetto
tiene il ritmo e a ruota Lorenzo e il Pulso.
Prima poi deve scoppiare abbiamo pensato io e l’abruzzese.
O uccido o mi uccidono avrà detto.
Fine dello strappo,chiuso dal Romellini, lo passo per far
ritmo e per staccarlo. Non mi giro e tengo aperto. So di aver Lorenzo di sicuro
dietro.
Prima dei tornanti finali guardo dietro.
Porca puttana. Marchetto c’è.
Mollo come prima di una volata.
Tutto rallenta, noi e intorno a noi.
Lorenzo scatta.
Marchetto chiude.
Io chiudo.
Passo Marco e lo stringo in curva. Non molla e chiede di
passare,
Ancora tre li attaccati.
Lorenzo, porca miseria, riscatta.
Siamo al limite tutti.
Io perdo le tonalità del colore e vedo in bianco e nero.
Marchetto rimane attaccato al manubrio come un geco al muro
perche deve uccidere.
Ha un solo colpo.
Ultimi 20 metri Lorenzo guadagna 5 metri. Marco chiude con
in fianco il Pulso.
Si urla ‘Basta’.
Fantastico!
Ma era solo un colpo……..per ora.
Bravo Marchetto!
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