domenica 9 dicembre 2012

TU VO' FA L'AMERICANO



All'appuntamento delle 9 in città siamo in 4.
Io, il Giambo, un Cortez disceso dalle Torricelle come apparso dal nulla... e il Fredo Bèco.
Giusta la opprimente compagnia di quest'ultimo, cerchiamo di decidere in fretta dove andare.
Testa o croce. Non funziona..
Sasso carta forbice. Non funziona.. quand'ecco un lampo..


"Non hai mai fatto gli americani!?" dice il Giambo! Scandalo!!!
E via, subito si parte in direzione di Case Vecchie.. ma il destino è beffardo, e il progetto di scalare le Torricelle attraverso i sentierini che tagliano da Castel San Pietro alle Colombare van subito remengo, visto che incrociamo una allegra podistica che passa esattamente dove vogliamo passare noi.. E via che se va de asfalto..  Bene, scendiamo dalla Castellana ed ecco che subito si fa rivedere il nostro amico, il Fredo Bèco.

Fatto 30, femo 31.. risalire per risalire, la salita di Marzana che riporta sulla dorsale delle Torricelle non basta.. cosa vuoi che sia.. brillante idea del Giambo. Facciamo il Cardiologo. E Cortez ringrazia.. vorrebbe già tornarsene a casa. Ma quattro frustate ben assestate lo fanno desistere dal suo malsano piano.
Finalmente il capitello, finalmente contrada Gaspari. Sosta foto.
Il timidone, quel pirla del Fredo Bèco non si vuol far fotografare, ma c'è.. eccome se c'è..



Dopo millemila km di asfalto, comincia lo sterrato.
Ma non è tutto oro quel che luccica, o bicarbonato tutto quello che è bianco.. o cioccolato tuto quel che l'è maròn.. sui sassi si scivola, sul fango si sbrìssia e si affonda.. il bel tratto in salita nel bosco che porta a Case Vecchie sembra una riedizione del duathlon di Montorio, da tanto che ci tocca andare a piedi.. e appena messo il naso fuori dal bosco, cinque e passa cm di bella neve fresca che ci fa da pedalata assistita..

Un po' gli sbrìssioni, un po' - eccolo di nuovo - il Fredo Bèco - la mente del Giambo comincia ad essere attanagliata da lancinanti dubbi.. "ma forse è meglio che non facciamo la discesa degli americani". Momenti di panico. E cosa femo.. asfalto di nuovo?! Ma la provvidenza la guarda in giù, o per meglio dire forse ho guardato giù io al momento giusto, e tac! ecco che becchiamo un bel sentiero che taglia la discesa verso Grezzana.
Discesa conclusasi con l'estemporanea esclamazione del Giambo, qui in veste di guida turistica attraverso le campagne della sua giovinezza, che se ne esce con "beh.. potevamo anche farla, la discesa degli americani"

[censura]


Prua verso il Piccolo Stelvio.
A S. Maria in Stelle ali di folla attendono il nostro passaggio. E anca de andar a messa.. Qui rimaniamo in 3.
No no. Il Fredo Bèco rimane sempre, mica ci abbandona.. è Cortez che molla le redini e volta galòn in direzione di casa..
Il piccolo Stelvio non finisce mai, tornante dopo tornante.. e non ho mai incontrato così tanto traffico di bikers (ovviamente, in discesa..) come oggi.. ma in cima il più è fatto. Qui di neve ce n'è molta meno, ma l'impegno più grande è quello di far lo slalom fra le pozzanghere..
E con un sapiente dedalo di sentieri e saliscendi, ci dirigiamo prima a Mizzole per poi risalire sulla collina di Montorio. Singletrack dietro il parco giochi, e scendiamo al Ranch Rocce Rosse.
La via di casa è aperta..


Nonostante il fango nonostante il Fredo Bèco, ho staccato un onorevole ticket di 63km sui ruotoni.
Niente male.
Il peggio lo dovrà affrontare la lavatrice, viste le condizioni indecenti in cui versa la divisa..

A VOI!!

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