domenica 15 luglio 2012

E' STATA UNA 50KM...


...con un solo Forte,
ma ci siamo divertiti lo stesso!

Iniziale digressione culturale sull'itinerario, poiché l'organizzazione...
...SIN DALL'ORIGINE aveva previsto una VISITA all'orto botanico di Passo Coe...
Visita che non è stata gradita da ALCUNI membri della spedizione, capeggiati dal noto Professionista Veronese qui in veste di sobillatore (nell'immagine di repertorio, impegnato in un atto di vandalismo...), che hanno accusato ingiustamente l'organizzazione di aver sbagliato strada...

NULLA DI PIU' FALSO!!! 
Se così dev'essere, il noto Professionista rimarrà nostro malgrado, nella sua floreale ignoranza...

Ma stemperati gli animi, l'itinerario procede senza intoppi sino a quando...
FORATURA!!
Il Nico Dusi all'imbocco della prima salita di giornata arresta la scalata.
Veloce intervento del cambio ruota Mavic che consente di proseguire...
Al culmine della salita, oltre il rifugio Rumor, avvolti nella nebbia di una nuvola bassa,
il modello Angelo nel tratto più tecnico si pianta su un sasso,
e si corica con leggiadria su di un fianco. Fortunatamente senza conseguenze...
E' ora di puntare alla seconda salita di Costa d'Agra.
Il buon Beta gradisce in modo particolare gli strappi finali,
tutti rigorosamente over 15%...


Ma incitato dai suoi tifosi, conclude l'arrampicata con successo...
ALLEZ BETTILI', ALLEZ!!!


E' tempo di scendere...
Imboccato il sentiero E5 inizia una divertentissima discesa,
che parte dai prati in quota e poi si insinua, senza troppe difficoltà tecniche, nel bosco.
E qui, ripresa la strada forestale, incontriamo il principale nemico della giornata... LE ORTICHE...
Particolarmente feroci e fameliche di braccia e gambe, ne fa le spese fra gli altri il Noto Professionista...

GIUSTIZIA E' FATTA!!
Ma l'insidia è ancora dietro l'angolo...
Prima, non soddisfatto del gonfiaggio della sua ruota posteriore, nonostante il parere contrario dei tecnici Mavic, ma consigliato dal Gianni, che con i copertoni da Mtb ci potrebbe fare una crono, per quanto sono gonfi... il Nico interviene con vigore e pompa sulla pressione della camera...

Talmente tanto vigore che... spezza la valvola!!
Il mesto tentativo di proseguire in queste condizioni si esaurisce qualche km dopo, con nuovo intervento del cambio ruote ufficiale... ma l'ora si fa tarda, e la fame avanza...


Sollecitati anche dal primo slavazzone di pioggia, accorciamo il giro verso il Passo del Sommo, 
grazie all'indicazione di un autoctono, tramite una salitella "un po' dura all'inizio, ma poi diventa bella"...
Il Beta ringrazia... pensavamo fosse tornato indietro a prenderlo a schiaffi...

Nonostante le avversità, raggiungiamo il Rifugio Stella d'Italia,
dove in una saletta riservata ad hoc, diamo ampio sfogo ai muscoli mandibolari...
Stinco, polenta e formaggio alla griglia, lucanica... COTOLETTA ALLA MILANESE
???????????????
L'atmosfera si gela attorno al Nico... come diamine sarebbe a dire cotoletta?!
Fatto rinsavire dal D.S. Giambo che suggerisce un approccio un po' diverso all'alimentazione da seguire, 
il Nico vira saggiamente verso un più appropriato stico con patate...
E dopo un'adeguato reintegro dei sali minerali consumati, ci aspetta l'ultima fatica...
Breve visita al vicino forte Sommo Alto, che ci ha fatto pensare a cosa potesse voler dire il trovarsi là dentro...visto le condizioni in cui è stato ridotto dall'artiglieria...
E con i muscoli ancora imballati nello speck e formaggio, il Giambo apre la strada ad una precoce digestione, prendendo la pista da sci in salita, invece della più comoda strada che ci girava tutta attorno... con scroscio di acqua di traverso per enfatizzare il momento magico...

Ma è breve il rientro alle auto, dove stanchi ma contenti, carichiamo e ci dirigiamo verso casa...

MA...
Col senno di poi...
riguardando bene le immagini della partenza...
La truce espressione del Nico ci lascia il dubbio di un deliberato atto di sabotaggio...



Dietrologia vuole un complesso ragionamento... 

Più forature=più probabilità di arrivare al rifugio oltre l'orario di chiusura della cucina... hmmmm...

In effetti...

L'intenzione palesata dallo stesso di voler mangiare una COTOLETTA ALLA MILANESE in una baita alpina, lascia intendere astio, approccio negativo e una innegabile intenzione sin dall'origine di mandare in fumo il meritato pasto degli atleti affamati...

CHE SIA STATO UN ATTO DI SABOTAGGIO??? Le indagini proseguono...

A VOI!!

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