sabato 3 gennaio 2015

L'ACRONIMO RESTA, MA..

Lamenti e proteste dal fondo del gruppo.
L'avere il Buffa davanti sulla Gardesana, direzione lago dalla via più breve (e, si spera, meno ghiacciata), di certo non aiuta. Ma la ramina di fagioli dietro continua a borbottare..

"Non son più ciclista! Sono un podista prestato al ciclismo!" ..parafrasando quel sommo attore che si rivelò essere Alberto Tomba, nella sua massima interpretazione del capolavoro "Alex l'Ariete".

L'andatura, insomma, non incontra il favore del fu NPV, o Noto Professionista Veronese, se preferite. Ora provetto scarpinatore che fa del percorrere avanti e indietro la Valpantena il proprio vanto.



Le lamentazioni proseguono sino a quando, a Torri, il gruppo non si fraziona e il NPV opta per un rientro via Marciaga verso la città, in compagnia del Fede Tezza, del Biro, e del Beta che di lì a poco avrebbe raggiunto la compagine.

E' il momento di alimentarsi, ed un professionista degno di tale nome non può soprassedere. Peccato che la propria barretta abbia preso aria, e sia di fatto andata in malora.. E complice la chiusura per ferie del Vagon di Affi, ci ritroviamo in un bar con annesse videolottery in quel di Cavaion..


Ma nulla è lasciato al caso.
Qui il NPV trova nuova linfa vitale e fonte di nutrimento: tutte le vitamine di cui abbisogna, avvolte in un minuscolo quanto pratico spiedino. Tanto pratiche che quasi quasi ci potrebbero stare anche nelle tasche della giacca.

E con rinnovata arroganza, intraprende il viaggio di ritorno..
Primeggiando ora in testa al gruppetto, il fil rouge che unisce col viaggio dell'andata è sempre sull'onda della protesta: "Tutti che ciuccia la rua! Vergogna! Mi son un ciclista prestato al podismo!"

Autonominandosi ora NPV: Noto Podiclista Veronese.

Ne vedremo delle belle.. 

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