lunedì 12 maggio 2014

APPARIZIONI!!


Domenica è giorno di festa. E si vede.
Lontano dai suoi mille impegni lavorativi, all'appuntamento del Gavagnin ieri si materializza il nostro Lìder Maxìmo, il nostro Megapresidente Naturale. Dopo molto tempo, finalmente!




Orfano della sua Wilier, messa in vendita, voci di corridoio lo danno impegnato in importanti movimenti di ciclomercato.. staremo a vedere..

Per ora, dimostra di non aver perso il suo solito smalto, in una giornata all'insegna dell'inedito.

Inedito n.1: Torricella, tanto per cominciare.
Su iniziativa del Cugne, giusto per dare "un po' di pepe al giro". Affermazione presa alla lettera dal Nero, il quale, giusto per far capire cosa vuol dire "pepe", prende la salita di Via Caroto con un passo che eufemisticamente definiremo allegretto andante..

Inedito n.2: la Cola da Avesa.
Amore e odio in gruppo, per questa salita. Accanto a manifeste espressioni di giubilo, proteste feroci. Si fa portavoce di questo malcontento il Capitan Toninelli, che al solito lancia gratuite accuse al Biro, tacciato di disegnare a suo uso e consumo i percorsi.
Ma il fellone attacco viene girato seduta stante al vero responsabile della scelta. Ancora una volta il Cugne, che con una risata risponde, e riparte pedalando come nulla fosse..

Inedito n.3: Gigi.
Non d'Alessio, ma la salita da Gigi per Montecchio. E dove sta la novità?! Beh, fatta in discesa, è proprio nuova nuova.. preferita al Siresol per il fondo stradale decisamente messo meglio, si è rivelata molto piacevole, per quanto stretta e tortuosa.



Certezza di giornata: coffe break al bar di Negrar.
Solita piazzetta, soliti tavolini, solito menù.
A volte l'uomo ha bisogno di conferme.

Inedito n.4: salita da Torbe e Prun, verso il bivio per Cerna.
Pur volendosi risparmiare l'infernale pezzo che dal tornante di Prun porta a Corrubio, qualche rampa over 12-13% ce la siamo ciucciata anche oggi.. con successiva, bella discesa attraverso S. Rocco, Marano e Valgatara.


Inedito n.5: l'esatto contrario del solito. Castelrotto dal versante di S. Pietro in Cariano, e la strada verso il Nassar. Con scaramuccia annessa sulla salita che porta in piazza, nelle retrovie non sappiamo bene come sia andata, ma pare ne sia uscito vittorioso il solito Lorenzo Rotini.

E quindi passerella trionfale sul lungadige verso la città.
Finita qui???

Ma nooooo.. che scherziamo!?
Torricella finale, versante Mondiali, per non farci mancare nulla.
Si sa mai che poi non ci venga fame a pranzo..
 

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