lunedì 7 aprile 2014

DE MUUR


Grigio. Grigissimo in cielo.
A colazione discutiamo sul programma di giornata, organizzando il pre gara come in un vero team..
Simone da sfoggio di tutta la sua conoscenza del fiammingo, sfogliando lo speciale dell'Het Nieuwsblad sul Giro.


Nel piazzale fervono i preparativi dei Lobos, arrivati la sera prima dopo di noi. Il garage sembra un negozio di bici, attrezzi ovunque, telai e ruote sparse qua e là.

Noi ed i Berner siamo già pronti, e decidiamo di partire per una sgambata di un paio d'ore o giù di lì, giusto per capire di che pasta sono fatte le strade da ste parti.


Destinazione Geerardsbergen. Una parola sola: De Muur.

L'icona della RVV, da qualche anno non inclusa nel percorso ufficiale. Decidiamo di andarla a vedere. Di provarla.
Breve, intensa. Le pietre ti fanno ballare, come mai prima d'ora.
Arrivi in cima e dici "pensavo peggio".
Ma immaginatela dopo 200km di gara.. 



La tranquillità ed il silenzio sembrano quasi irreali, e cerchi di immaginarti la collinetta stracolma di gente che urla, in festa. Striscioni di mille colori e bandiere.



A seguire il Bosberg, altra breve rampa di garage.
In cima ci fermiamo per un caffè, è quasi mezzogiorno e gli autoctoni prediligono una bella birra. C'è chi viaggia in bermuda e maglietta a maniche corte, per loro è una primavera decisamente "calda".





Il tempo di rientrare all'albergo, doccia e via a Oudenaarde per le formalità ed il ritiro dei numeri di gara.
Nel centro della città fervono i preparativi per l'evento di domenica, l'atmosfera è quella che precede le grandi occasioni.
Fra una birra e una porzione media di frites (che corrisponde più o meno ad una nostra vaschetta extra large..) ed una veloce capatina al museo della RVV il pomeriggio se ne scorre via veloce.

Ed è ora di rientrare per la cena, che domattina ci si sveglia non all'alba.. peggio, molto molto prima..

Nessun commento:

Posta un commento