mercoledì 2 maggio 2012

LBL DAY 3 - OGGI E' IL GIORNO..

Piove su Liegi.
C'è buio, non è ancora l'alba. Metto il naso fuori sul balcone.. tira vento e fa maledettamente freddo.
Colazione fai da te nella camera dell'albergo. Niente di caldo. C'è da arrangiarsi, ma poco male.. siamo organizzati.
Zaino in spalla. Carichiamo al volo l'auto e risaliamo la collina verso il villaggio di partenza.

Si "scarica" la tensione pregara..
Fortunatamente, ha smesso di piovere. 
Espletate tutte le formalità, sia burocratiche che fisiche, montiamo al volo le bici e ci prepariamo alla partenza.
L'appuntamento col gruppo dei Lobos è alle 6,30.
Albeggia e 6°C sulla linea dello start..

Pochi minuti al via..
Passerella per le strade di una Liegi ancora deserta. Trasferimento verso il km zero.
Pavè ancora bagnato dalla pioggia.
Ma non siamo fortunati. Vetri a terra..
Dopo appena 8km in gruppo ecco quattro forature quasi contemporaneamente..
Ma miracolosamente, anche un tubolare tiene.. riparazioni eseguite! Mezz'ora è andata, ma si riparte.

Si diceva di far gruppo almeno sino a Bastogne. Ma..
Arriviamo al Km Zero, la strada comincia a salire, un'altra foratura..
Siamo già sparpagliati ai quattro venti..


Via!!!
Formiamo un gruppetto con 5/6 Lobos. Qualche altro ciclista si accoda.

Si pedala sui saliscendi verso il primo passaggio ad Aywaille.
Non c'è veramente un metro di pianura.. E ricomincia a piovere..
Primo ristoro. Primo punto di controllo. Prima punzonatura sul cartellino.

La pioggia gelata insiste. Poco più avanti saluto il Presidente che gira sui 155km in direzione Stavelot.

L'Iso Sistem tira il gruppo..
Mi unisco a tre dei Lobos. La pioggia ci da un'altra tregua.
Facciamo gruppo sino a La Roche en Ardenne. Inizia la prima salita "ufficiale" del percorso.. qui ognuno per la sua strada..
nel fondovalle de l'Ourthe mi trovo davanti un camper che sbuffa fra i ciclisti, targato BS..
"sti italiani.."
Poco più avanti, ecco dei pantaloni marchiati Berner! ritrovo Simone e Christian ed i loro compagni d'avventura salutati il giorno prima. Il camper è di supporto.
Accetto volentieri l'invito a rimanere con loro. A logistica sono anche molto bene organizzati!
Bastogne è avanti una ventina di km. Ma il maltempo non ci da tregua.. Siamo sull'altipiano percorso il giorno prima. Nulla ci ripara dalla pioggia, che ora cade forte, rinvigorita dal vento. E comincia a grandinare..
Clima duro, da vera corsa del Nord.. ciò che mi dà la carica e mi spinge a pedalare ancora più forte!

La campagna, le foreste, le Ardenne.. e l'immancabile pioggia..
A Bastogne il secondo ristoro e punto di controllo.
Un gruppo di italiani litiga con degli agenti di polizia.. sono passati col rosso, all'ingresso in città. Qui sono inflessibili.. 25€ di multa a testa, o sequestrano le bici..
Nel frattempo esce il sole..
Una strada dritta come un fuso, un continuo saliscendi, ci accompagna fino a Noville.
La sede stradale è bella larga, la sede ciclabile a bordo della carreggiata. Qui col vento in coda si va anche ai 50 orari come ridere.. Mancano ancora molti km ad Houffalize ed alla "seconda" salita..
La mappa del percorso dice che ne abbiamo scalata solamente una, ma il Garmin da già quasi 1800mt di dislivello..

Houffalize.
Prima del paese sulla sinistra si erge su una collina il percorso di Coppa del Mondo di MTB della settimana precedente.
Un carro armato tedesco vigila all'imbocco della salita.. la Cote de Saint Roch
1km. Solo 1km, nudo e crudo.
Rasoiate sino al 18%.
Questo è il primo vero assaggio di cosa ci aspetta..
Altro lungo trasferimento prima delle prossime salite. Altra pioggia. Altra grandine..

La Redute. Bella e spietata.. 
La sequela ora è sfiancante.. 
La cote de Wanne è solo l'antipasto a lo Stockeu..
Rampa micidiale. Non un attimo di respiro. Siamo oltre il 20%..
Sento dietro il camper che arranca in prima.. non so se sia messo peggio io o lui..
ora risplende nuovamente il sole. Arrivo in cima, la stele dedicata ad Eddy Merckx.
Accetto volentieri un panino al prosciutto dai miei compagni d'avventura, che spezza la monotonia dei ristori, solo dolci..
La Rosière, le Maquisard e le altre salite sono solo il preambolo alla Redute. 
La più famosa. Tremenda.. Falsa.. Ingannevole..
Comincia ben pedalabile.. Poi si impenna.. Al culmine delle fatiche ti dà un attimo di respiro..
Ma infine, il colpo di coda.. che ti taglia le gambe.. e arrivi in cima sfiancato..
E mi immagino a cosa possa voler dire salire su queste rampe micidiali, fra due ali di folla urlante..

..ma anche la Redute è domata..
Ancora pioggia..
Troviamo a fatica la strada per Liegi a causa di un paio di incroci non segnalati.. 
il cielo è scuro, pare quasi notte..
La Roche aux Faucons si fa sentire. Le pendenze sono alte, e la pioggia insistente.
Ma è la penultima asperità. Cominci già ad assaporare il gusto dell'impresa..
Smette di piovere.
Il sole oramai basso riflette sull'asfalto bagnato, al punto di vedere quasi a fatica. Ma rende l'atmosfera ancor più surreale.
Mi metto in testa, aprendo la strada al gruppo di veronesi..
Liegi è sempre più vicina, e mi carica di energie. 

Il sole ci accoglie negli ultimi km verso Liegi..
Imbocco il Saint Nicolas di buon passo.
Ma senza forzare.
La salita s'incunea stretta fra le case rosse di mattoni.
Anche qui, qualche bambino che a bordo strada ti incita come fossi un campione..
La fatica comincia a pesare. La salita pare interminabile.
Ed in cima, mancano ancora quasi 10km all'arrivo.
Ti trovi sperso fra le case di Ans, al punto di non capire più dove ci si trova.. 
Poi, finalmente, le prime auto parcheggiate con le bici sul tetto, mi fan capire che manca poco..
La bici del Pres all'arrivo..
E concludo così la mia avventura belga..
Affamato, bagnato fradicio, infreddolito.. 
Ma felice di aver pedalato su queste strade..
Ritiro la maglietta, il diploma e la medaglia di finisher. Divorando le mitologiche patate fritte belghe.

..e com'ero messo invece io, all'arrivo..
Bella e spietata. Affascinante.
Che ti mette alla prova ad ogni km e che non perdona un qualsiasi errore.
Questa è la Doyenne.

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