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Birtele Giampietro |
Questo è un articolo libero. Non guadagno nulla, non mi regalano entrate, non aspetto piaceri. Ed è per questo che lo scrivo! Tralascio tutti i benefici che individualmente lo spinning può portare e provo a raccontare quello che c’è davanti e dietro una lezione.
Birtele Giampietro, nostro atleta Iso-Sistem, insieme al suo socio Gala Gianpietro gestiscono ormai da anni una palestra di Fitness. Ed è proprio il Giambo (soprannome del primo) che alternandosi con un’altra istruttrice tiene i corsi di spinn. Quando vieni dalla bici ti avvicini con un po’ di diffidenza ad una lezione indoor. Quasi non capisci perché devi fare le cose che ti dice l’istruttore, alzarti e sederti insieme a tutti gli altri e soprattutto sudare il doppio di quello che normalmente sudi fuori all’aria aperta. Ma hai poco tempo per realizzare che la musica va a bomba, le luci al neon si spengono e i faretti dai caldi colori incominciano a seguire il ritmo. Per le prime lezioni è quasi impossibile capire e riuscire a seguire i battiti della musica con il giro gambe, ma va bhè sei lì per pedalare che cambia se sbagli giro. Ma le lezioni passano, una ad una, e ti accorgi che qualcosa sta cambiando. Le gambe e la musica si allineano, riesci a provare fatica e incominci a divertirti. Ed è da qui che ho voluto guardare dietro una lezione, incominciando a capire che era impossibile che quell’ora fosse solo 10 musiche messe li e uno che ti fa alzare e sedere quando gli viene in mente. E allora durante l’ultima cena del Team Iso-Sistem da Battisti, tra un bicchiere di vino e l’altro, ho chiesto al Giambo di spigarmi cosa c’è prima di tutto questo. E con lo sguardo pieno di passione mi ha raccontato il suo lavoro. Attraverso dei siti di appoggio in rete si scaricano le musiche che più seguono lo stile dell’istruttore, scegliendole in base ai battiti al minuto per creare le variazioni di ritmo. In seguito, attraverso un software, si impostano i momenti dove si vogliono fare salite, variazioni di ritmo in pianura o momenti di recupero impostando i battiti al minuto. Le musiche così vengono ripescate in base alle loro caratteristiche di ritmo, incollate e mixate per dare uniformità al percorso virtuale. Infine una volta avuto il layout della traccia complessiva si riascolta il tutto, si prova il lavoro anche realmente in un uscita sulla bici e se è tutto ok viene proposta in sala. Wow! Era giusto raccontarlo, per apprezzare ancora più una lezione, per cercare ancora di più di seguire il ritmo ed entrare al 100% in quel percorso irreale dove l’istruttore ti vuole portare, trasformando quelle quattro pareti in grandi salite!
Sentire il Giambo parlare di preparazione è sempre un piacere!!!!!!
RispondiEliminaUn grandissimo Atleta dal quale bisogna imparare tanto!!!
Bravo anche a Te Pulso, fai sempre un ottimo lavoro!!!! BRAVISSIMO