sabato 19 dicembre 2015

GIAN & ORDER - I DUE VOLTI DELL'ACREDINE

L'atto di accusa del Pubblico Ministero Lobato


L'acre ascesa che da Trezzolano si inerpica verso la strada di Caiò è stata, nel corso dell'odierna uscita in mountain bike, teatro di un grave misfatto.

Questi i fatti.
Il Geometra Venturi guida il gruppo su di una rampa cementata. Al suo fianco DJ Angelo, i due si scambiano opinioni e vedute su non meglio precisati argomenti.
Il momento è difficile, e le pendenze superano ampiamente il 20%. Il manipolo procede praticamente a passo d'uomo.

Ecco che ad un certo punto alle loro spalle si leva un sinistro rumore di caduta, accompagnato da litanie varie. Il professor Rizzi, in equilibrio precario, si accascia a bordo strada. Subito parte l'anatema nei confronti del Geometra: il docente lo taccia di aver avanzato ad una velocità talmente imbarazzante da aver causato la propria caduta.

La disfida si sposta immediatamente dopo presso il tribunale improvvisato presso l'Osteria al Feudo. 

Davanti all'aula compare l'accusato, il Geometra Venturi.
Il Professor Rizzi ribadisce le proprie accuse, e parte subito dopo la requisitoria del Pubblico Ministero Lobato: l'accusa chiede il massimo della pena. Verranno ora esaminate le prove e sentiti i testimoni (ma pare che nessuno abbia assistito al fatto). Se rimarrà la parola del Professore contro quella del Geometra, l'esito del giudizio rimarrà incerto sino alla fine..


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