lunedì 9 marzo 2015

NEL LONTANO, FAR "EAST"


 


Sono 8 i valorosi avventurieri che si presentano al casello autostradale di Verona Est per il giro proposto in settimana dal Nero: direzione Monti Berici, per provare il percorso della Liotto e per godersi una giornata di sole in compagnia.



Dopo nemmeno 2 km un'affermazione schioccante di Claudione sconvolge tutti: "Abbiamo già fatto più dislivello della Gf del Po!!". Ed ha ragione, perchè appena imboccata la salita che da Brendola conduce a Perarolo il "Mai Domo" Cugne e il Nero guidano il drappello, seguiti dal Prof. Rizzi, da Fabietto, Riccardino, Ale, Biro e Claudio, e il gruppo accumula già ben 42mt di ascesa!!
Ale e Fabietto fanno le traettorie nella successiva discesa e si arriva così all'imbocco della famosa Salita degli Ulivi, affrontata già dai pro 2 anni fa, in una tappa del Giro d'Italia che ha visto trionfare il siciliano Visconti. Il paesaggio è molto "caratteristico", ma le pendenze lo sono un po' meno e la fontana del ciclista non sembra mai arrivare.


Arriva il momento della meritata pausa caffè, e qui le strade dei nostri avventurieri si dividono: il Biro, che all'indomani dovrà partecipare a una gara in mtb a Bardolino, fa ritorno col Prof. e Ale Bona.
Quasi giunti alle macchine, l'attenzione del terzetto viene rapita.. laggiù, nei campi (i)berici, due agricoltori stanno arando..


Cosa c'è di strano?? No, forse non ci siamo capiti.. due agricoltori stanno arando. LORO, stanno arando.. niente trattori, muli o altro.. uno che tira e l'altro che conduce.. fra l'evidente stupore degli astanti.


Nel frattempo i 5 superstiti si dirigono verso quello, che a loro insaputa, potrebbero essere definite le porte dell'inferno: una salita di circa 3 km con pendenza media del 12% e punte del 20%. Ma è qui, in quella che si potrebbe definire la salita principe del nostro giro, che i nostri atleti tirano fuori la loro "virilità", e seppur con qualche difficoltà riescono a terminare la faticosa ascesa.
Il tragitto prosegue verso il Lago di Fimon ed infine si ritorna al punto di partenza: ottimo giro e ottima compagnia!



All'indomani ritrovo ore 9.00 Gavagnin, direzione Calvarina. Già da subito alcuni dei nostri atleti, stanchi da ieri, accusano visioni sospette: una misteriosa figura, con le somiglianze del Marchesino Bennati, pedala in mezzo a loro.


Colognola, Castelcerino..
E' qui che il Cugne risolve ogni dubbio del Nero nello scegliere la strada per scendere a Montecchia:"Quella più avanti ha un asfalto perfetto" grida il Falco delle 4 Strade.
Già alla prima curva piovono parole.. sembra di essere alla Roubaix!!

Ma è una volta giunti a Montecchia che succedo l'inspiegabile: la figura misteriosa oltre a riempire le borraccie dei compagni, in pianura prende il comando della situazione. Eh si, c'eravamo sbagliati... la figura misteriosa non è una visione, ma é il Benna. Scalato il Calvarina, nonostante il suo dichiarato stato precario di forma, è sempre lui, in versione cronoman, a tirare come un forsennato in pianura, riportando i nostri atleti verso casa.


N.B.: alcune immagini (vedi i guanti viola del Cugne) sono vietate a un pubblico di minori. La visualizzazione è consentita solo a un pubblico adulto.

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