sabato 27 settembre 2014

CAN.. CAN.. CAM.. CAMPIANO!


Quest'oggi è andato in scena il giro imbastito e proposto dal duo Nero - Cugne, giusto giusto per il finale di stagione, e per riposare un  po' le gambe in questo inizio d'autunno.


Già dalla prima descrizione del percorso, si doveva cominciare a sospettare qualcosa..
Anche ad un poco attento ascoltatore, alcuni punti del discorso dovevano suonare come campanello d'allarme:
"saliremo da bzbzzblablabla.. San Giovanni Illarione.. blablablabla.. Bolca.. Chiampo.. poi tshnkklbznbzblabla.." tuona il Nero.
Un timorato Scala, sempre ligio nel rispetto dei propri orari da ferrovia svizzera, chiede timidamente "Ma riuscirò ad essere a casa per le 12,30?"

Attimo di suspance.

"..mah, SPERO di si.." risponde il Nero.

Perplessità a vagonate in arrivo sul binario due..

Insomma, si parte. Subodorando ciò che ci aspetta.
Cazzano di Tramignia è il giro di boa, la porta dell'inferno che porta fin su a Campiano.
Tanto per gradire, con le sue rampe sino a.. 20% secco.
E fino alla strada che porta a Finetti, di respiro c'è n'è poco, o niente.. l'espressione in volto degli astanti è emblematica!


Arriviamo alla Croce del Vento, e di lì al bivio per Sprea, per la sosta caffè (meno male..).


Qui Cortez può finalmente dare sfoggio orgoglioso dei propri accessori stagione autunno/inverno, i copri scarpa solo in punta, che per uno stile completo ci rivela di non aver mai mai dismesso nemmeno d'estate. Lui si che è fashion!



Ma la salita di Campiano ha mietuto già le proprie vittime.
E così un primo gruppo gira già verso Tregnago e la pianura. Un secondo allunga un po' per Sprea, poi Badia e, per non farsi mancar nulla, l'ultima ascesa alla Bettola di San Mauro.

Il Nero, il Cugne e il Claudione, mai domi, proseguono invece per le selvagge lande dell'est.
Chissà come sarà finita?

Intanto noi abbiamo fatto tesoro di una grossissima lezione di vita: mai, mai, mai.. mai dar credito ai giri proposti dal Nero e dal Cugne!

Can che fadiga!

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