Folta partecipazione sabato scorso al consueto giro,
siamo ancora in aria di inediti, su alcune delle strade della granfondo Eddy
Merckx, e qualche new entry della Lessinia.
Gradita presenza, dopo un lungo periodo di impegni, del
buon Teo Micheloni che finalmente rientra in gruppo e riesce tenacemente a
rimanere con il gruppo sino a Fosse, dove con il nostro ScalaTore decide di
riprendere la via di casa.
Prua anzitutto verso la Valpo quindi.
Ma ben presto il duello mattutino si delinea, ed
incrociano le spade Sir Lucertola Cugne, avvolto perennemente nella sua
mantellina che lo difende dal freddo (quale freddo!?), e Messer Scattacomeunamolla
Zanrossi, il paladino dei panini avvolti nella stagnola.
Ad accendere le micce, Sir Cugnetto. Con un impavido
attacco a tradimento assalta la fortezza Zanrossi sulla prima asperità di
giornata, siglando il primo successo sull’ascesa a Castelrotto. Messer Zanrossi
apparentemente incassa il colpo e non reagisce. Apparentemente..
Passano solo pochi km, e il gelo cala sul gruppo.
“oggi mi sento la gamba in forma”. È una dichiarazione
pesante, quella di Messer Zanrossi. Una di quelle che non ti aspetti. Di solito,
è quando uno ha le gambe ridotte in pappa, che esterna il proprio stato così
platealmente.
Dev’esser stato controvento, probabilmente, Sir Cugnetto.
Intento a difendersi dal freddo costante che sente solo lui. Tant’è che,
probabilmente, non ode l’allarmante segnale. E sulle prime rampe della salita
che porta a Molina, s’attacca alla ruota del Cavalier Zanrossi..
Non c’è storia.
Ci raggruppiamo. Si sale a Vallene, novità per molti, ma
non per tutti.
Il Pulso, vero conoscitore della strada, conduce il
gruppo sulle infide rampe che conducono a questa località che domina, pur
racchiusa in tutta la sua solitudine, la vista verso la pianura.
Qualcuno opta di tornare verso casa, altri no. Si sale a
passo Fittanze.
La speranza di un caffè o una Coca viene ben presto
delusa, però: il bar è ancora chiuso per cambio di gestione. E allora via,
verso il bivio del Pidocchio. Dove il vento regna sovrano. Dove il Cugne ha un
freddo cane. E dove troviamo un Nero per la prima volta in difficoltà
atletica.. che consiste nell’infilarsi lo smanicato orfano di una cerniera
degna di tale nome..
Recuperiamo la pausa caffè in una Erbezzo in pieno
allestimento per l’imminente festa del Monte Veronese. Qui i più decidono di
tornarsene a casa. I due duellanti no. Loro proseguono ad oltranza.
Discesona verso la Valpantena quindi, Beta e Biro in
testa, con l’obiettivo a questo punto di metter quanto prima le gambe sotto la
tavola..
E con gli altri due, com’è andata a finire?!
Voci incontrollate e pazzesche si susseguono. Un po’ come
Fantozzi, quando Si diceva che l'Italia stava vincendo per 20 a 0 e che aveva
segnato anche Zoff di testa, su calcio d'angolo..
Ma le foto che ci giungono in redazione parlano da sole,
e una vile mandria bovina mette fine all’odierna disfida fra i due cavalieri
erranti..
Nessun commento:
Posta un commento