domenica 29 aprile 2012

GIRO DI SABATO 28 APRILE

Dislivello e altimetria da vera Granfondo per il giro di questo Sabato.Gli atleti bianco-verdi presenti alla partenza , anticipata alle 8 , erano un bel numero e tutti pronti ad affrontare insieme le asprezze del percorso proposto. Un saluto particolare ed un in bocca al lupo di pronta guarigione va dedicato alla nostra Barbara reduce da un incidente con le ruote grasse.
Pronti via e dopo pochi km il gruppo affronta compatto il primo Gpm di 3°categoria ovvero il Pian di Castagnè, ognuno fa il  suo ritmo e lo spirito di chi si avvantaggia non fa dimenticare a chi è piu' in forma di di ritornare indietro per riprendere i compagni piu attardati e percorrere insieme i tratti finali della salita.Questo atteggiamento più che positivo proseguirà anche nelle battute successive specie sulla salita di San Cassiano a Mezzane che renderà davvero difficile la vita agli atleti Iso-Sistem per le sue pendenze a doppia cifra. Una volta ricompattato il gruppo ci si muove in direzione di Tregnago.Al bivio della salita del Rocolo un primo gruppo di atleti rientra per scollinare da Marcemigo mentre altri proseguono in direzione di S.Andrea per cimentarsi nel terzo Gpm di giornata...S.Bortolo.Qui le pendenze si fanno davvero sentire e le gambe reclamano un po' di sollievo dopo i 5 km col naso all'insù. Breve sosta al bar per gustarsi una coca tutti insieme ed ecco che Bongio e Benna per cause di forza maggiore lasciano a malincuore la compagnia e voltano verso casa non prima però di "terminare" le loro sofferenze arrivando in cima a Campofontana.
Benvenuti nel "Lungo" allora,non ci sono cartelli gialli con frecce blu che ci indicano la svolta tra i due percorsi ma nelle facce dei superstiti c'è la consapevolezza che quello che rimane da affrontare lo si farà insieme e sarà festa e soddisfazione per tutti.
Picchiata allora per Crespadoro, davvero da freni fumanti, e appena rimesse le mantelline nei taschini si svolta a sinistra e si inizia l'ascesa di Campofontana dal duro versante di Durlo. Qui lo spirito di squadra prevale nettamente sui singoli e di comune accordo si mantiene un andatura piu che regolare per permettere a tutti di rimanere sulle ruote dei compagni e di non perdersi nelle lande montane del vicentino. Pulso controlla con la coda dell' occhio Giuseppe che nonostante arranchi non molla mai, Angelo,Nico, Michele e Fabio vengon su regolari e tra una ciacola e l'altra si godono il panorama. Dopo la sosta alla fontana di Durlo la strada ci regala le pendenze più miti e arrivare a Campofontana non è più un problema. E ora? E' finita direte voi? Ma neanche per sogno se non ci si "regala" la salita verso Velo da Selva che giro sarebbe.Fabio ci prova ma nonostante l'orgoglio preferisce desistere all'imbocco della salita per salvaguardare un po' le sue povere gambe e rientrare per la valle con il suo dolce falsopiano. Tutti gli altri sù e in lotta col caldon tra un tornante e l'altro finalmente arriviamo poco sotto Velo. Basta ora, manca solo il  dente del Pian ,ma una volta superato senza problemi ,la discesa verso Montorio la conosciamo a memoria e tutti in fila in un attimo ci ritroviamo a Mizzole per iniziare ad autocompiacerci per la nostra piccola impresa. Alla prossima Nero

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